Arte e parte

 Donne... Sfingi senza segreti”

così Oscar Wilde, nella sua genialità, definiva le donne attraverso i suoi aforismi pieni di ironia e di arguzia e rivolti a una società - ormai lontanissima da noi nel tempo - di cui detestava i pregiudizi e l'ipocrisia - senza riuscire però a sottrarsi alle sue lusinghe e mondanità. Così si rivelava la passione estetica di quel dandy assoluto, per natura alieno dall'attrazione fisica per le donne ma, al tempo stesso, acuto conoscitore dell'universo femminile.                                                 Ida Isoardi 


Alcune riflessioni sul mondo dell’arte, delle mostre e tutto ciò che lo circonda, naturalmente visto da me con i miei occhi. 

L’arte

Se ne sentono tante sull’arte,
da l’essere lo scopo della vita,
al non poterne fare a meno,
dal dire che ti prende tutto,
a l’essere messa da parte.

Non religione in cui credere,
e non scelta obbligatoria,
ma un insieme di regole,
non soluzione ai problemi,
ma stimolatrice di idee.

Non è nemmeno una panacea
a volte però, potrebbe esserlo,
a patto di non seguire successi,
non seguire effimere tentazioni,
adulatori e ingannevoli profeti.

L’arte è una cosa in più,
un tatto, una sensibilità,
qualcosa in più e di più
che devi sentire dentro, devi
amare senza porre condizioni.

Devi sentire quello stimolo,
quella voglia di fare,
di inseguire le tue idee,
di vedere dove ti portano,
ma senza troppe illusioni.

RB - 27/02/22

Noi che


Noi che non capiamo
un accidente di arte,
che vediamo le opere
con i nostri occhi
e le ragioniamo
con la nostra testa.
Noi che senza sosta abbiamo
pensato a lavorare e capire,
noi a volte di poche parole,
abbiamo sgobbato, studiato,
lavorato sodo senza risparmio.
Noi che ci siamo fatti le ossa
all’università della vita,
che conosciamo la pratica
sicuramente più della teoria,
vediamo le cose come sono
e non ci giriamo attorno.

Noi autodidatti di natura,
noi che ci sforziamo di capire,
di imparare dall’esperienza,
nel vasto campo dell’arte
non siamo considerati da
una critica inclemente.
Forse bravi artigiani,
discreti pittori, a loro
sembra più importante
la storia dell’arte, che l’arte.
Sembra che contino di più
i discorsi complicati, fumosi,
altisonanti le ricercate parole,
la scuola, i titoli di studio,
il fatto di essere; figlio di…
allievo di…, ecc. ecc.
che le opere realizzate.

Noi che non conosciamo
la storia dell’arte, non è detto
che nonostante tutto
non siamo artisti,
anche se non lo sappiamo
e ci rifiutiamo di esserlo.
Ci promuoviamo da soli,
portiamo avanti con forza
i nostri sogni, le idee.
Non conta il titolo di studio,
o se ti chiamano “maestro”,
conta quello che fai o
che sei in grado di fare.
Non contano le parole o
le bugie che sai raccontare,
conta la credibilità, la
fiducia che ti sei conquistato.

RB -28/06/22


Non sono un poeta 

Non sono un poeta, 
come non sono un artista, 
sono uno che ci prova, 
o che ci ha provato, 
uno tra i tanti, 
che vuole dire la sua. 
Sono uno che non ci sta, 
uno che non crede 
ad ogni cosa, o a ogni costo 
ma neppure al niente,
uno che nonostante tutto, 
cerca di ragionare, 
cerca di capire 
a volte, anche le cose 
incomprensibili.

RB - 03/11/21

Un opera d’arte

Osservare un opera d’arte è 
sentire il silenzio della natura, 
il rumore delicato di un ruscello, 
il fragore delle onde del mare. 

Il silenzio e la solitudine 
sono essenziali per ascoltare, 
per sentire dentro di te 
cosa dice il tuo cuore.

Metabolizzare una idea, 
elaborarla mentalmente, 
farla diventare tua, prima 
di condividerla con altri.

E’ l’inizio di un viaggio, 
la ricerca di un emozione, 
il momento spontaneo in cui 
la tua idea prende forma. 

Solo un semplice approccio, 
una tappa di avvicinamento, 
un lavoro per ora incompiuto, 
ma è solo il primo passo.

Un luogo silenzioso è ideale 
per riflettere nell’intimità, 
freddo nella sua tonalità, 
aperto ad ogni riflessione, 

RB - 02/02/23 

La tua Musa

Guardo le mie opere, 
sguardi intensi, 
occhi che parlano 
labbra che promettono, 
dal profondo del cuore, 
un pò di felicità, di amore.

Una vita nascosta, segreta, 
sentimenti imprigionati 
che si possono scoprire 
guardando intensamente
oltre quel leggero velo 
che l’anima nasconde.

Frazioni di viso, di corpo, 
intense espressioni, 
dolci e pensierose, 
che ti vogliono parlare 
di una vita vissuta, di gioie 
di fatiche e di speranze.

Parlami, sono qui!
In fondo siamo simili 
ti puoi confidare, 
raccontami la tua storia, 
ti ascolto, posso essere 
il tuo angelo, la tua musa!

RB - 24/05/2019


Esistono solo persone

Per me non esistono poeti, 
ma semplicemente persone 
che hanno qualcosa da dire.

Non esistono pittori. 
ma solo persone 
che vogliono trasmettere immagini.

Non esistono musicisti, 
ma persone che la musica 
c’è l’hanno dentro. 

Per me non esistono artisti, 
ma persone che hanno di cui parlare, 
hanno qualcosa da far vedere o sentire.

RB - 20/10/21

Ne vale la pena?

Dopo esserti affannato, 
dopo esserti preoccupato,
dopo aver fatto il massimo, 
dopo esserti speso!

Ne vale la pena, 
passare ore e giorni, 
lontano da casa, dalla famiglia, 
pensando a cosa avresti potuto fare.

Ne vale la pena, 
aver lavorato tanto 
per ritrovarti qui, 
tra queste antiche mura.

Ne vale la pena, 
aspettare che passi qualcuno 
e ti faccia un complimento, 
che ti gratifichi in qualche modo.

Pochi sono i sostenitori, 
pochi sono i disinteressati, 
quelli che vengono per te 
senza un secondo fine!

Pochi gioiscono con me, 
i più sono indifferenti.
Chi accampa improbabili scuse, 
chi viene solo per curiosità.

Quindi, ne vale la pena, 
sottoporsi a sacrifici e rinunce, 
remare contro tutto e tutti, 
in nome dell’arte?

Arte a volte incomprensibile, 
a volte cosi lontana 
dal mio punto di vista, 
dal mio modo di essere.

In questo momento 
di delusione, di solitudine, 
prima di chiudere la mostra, 
tutto mi sembra inutile!

RB - 19/06/2015

Borgo Vecchio Fossano

Chiesa di S. Giovanni.
Un luogo dove ti senti 
al centro dell’attenzione;
occhi che ti guardano, 
colori che ti parlano, 
linee che ti attraggono, 
immagini che ti emozionano, 
pensieri che ti smuovono.
Musica e video, rendono 
magica l’atmosfera! 
Veramente un bel luogo, 
una bella personale 
da condividere con voi, 
critici e collezionisti, 
ma soprattutto persone 
a cui piace la mia arte 
e con cui condividerla 
oggi e nel tempo.

RB - 19/05/2019


In mostra

La mostra è aperta., 
gli ultimi visitatori 
se ne sono andati, 
lasciando parole e complimenti.

Le opere fanno bella mostra, 
in questo meraviglioso luogo.
La musica ne accompagna 
la proiezione sul grande schermo.

Siamo già a fine maggio, 
le nuvole minacciano pioggia, 
un aria fastidiosa 
mi sconsiglia di uscire.

In Borgo Vecchio, 
la gente se ne sta in casa, 
aspettando giorni migliori 
per uscire in strada.

La musica è finita, 
riprendiamo la danza 
in attesa del prossimo visitatore, 
un amico, magari un cliente!

Qualcuno che come me, 
abbia voglia di fare due parole, 
sul mio lavoro, le mie opere, 
o di cose che lo tormentano.

Promesse cadute nel vuoto, 
ti passano per la mente 
amici che non vedi mai, 
nomi e volti conosciuti.

Mi chiedo il perché 
di questa indifferenza 
di questo minimizzare 
il tuo essere pittore. 

RB - 17/05/2019

Un opera d’arte, inizio e fine

Amo iniziare una nuova opera, 
la scelta del soggetto, la dimensione 
e tutte le aspettative che questo comporta. 
Un ensamble di sogni e di speranze, 
racchiuse nell’opera che vai ad iniziare, 
sei preso da una strana frenesia, vorresti 
bruciare le tappe, preparazione disegno. 
Vorresti già essere li con la tela 
sul cavalletto ed il pennello in mano, 
ma la strada è lunga e devi percorrerla tutta. 
Non per altro, ma se non fai le cose che 
l’esperienza ed il tempo ti hanno insegnato, 
non ti senti a tuo agio, manca qualcosa 
quel qualcosa che non ti permetterà 
di raggiungere l’obiettivo primario 
che era e resta inderogabile, lavorare 
al meglio e fare il massimo perché 
la tua opera sia un opera d’Arte.

Terminare un opera d’arte, invece 
ha tutta un'altra storia, 
altre motivazioni, altri ragionamenti 
ed è per questo che si dice 
un opera d’arte non è mai finita. 
Per questo non ho più la fretta 
di quando l’avevo iniziata, 
la poso e la riprendo 
a distanza di giorni. 
Per vederla con occhi nuovi.
per verificare particolari proporzioni, 
luci ed ombre e giochi di colore. 
Terminare un opera, sottintende 
che tutto è stato fatto, che non 
ci devi più lavorare, basta cosi. 
Sottintende che hai fatto il massimo, 
e va bene cosi, non ammetterai 
di avere raggiunto il tuo limite. 

E pensare che sono innumerevoli 
le scuse da poter addurre, di solito 
è mancanza di tempo o l’hai fatta 
solo per vendere, una questione di soldi 
non sicuramente di capacità artistica.
Capacità che non vorresti mai 
che venisse messa in discussione 
dal critico di turno o dall’aspirante tale, 
presupponendo che frequentare 
un accademia, gli dia il diritto di 
giudicare il lavoro altrui. 
In conclusione, cominciare 
un opera d’arte è una cosa, 
finirla è tutto un alta storia. 
Più che pittori ed eventuali artisti 
per sopravvivere in questo mondo, 
bisogna avere carattere 
e tanta forza di volontà.

RB - 27/07/22


La mostra

Aspetti impaziente l’apertura, 
ti affanni nell’allestimento, 
cerchi di prepararla al meglio!
Inviti, locandine depliants…

Giorni e giorni di lavoro, 
ore ed ore passate al PC
disposizione, targhette, 
poi l’allestimento, l’attesa.

E’ il giorno dell’inaugurazione, 
aspetti impaziente l’arrivo degli invitati, 
amici, colleghi, parenti, autorità, 
arriva il momento del discorso.

Poche parole di presentazione, 
complimenti e ringraziamenti si sprecano.
un attimo di panico, devo dire due parole 
che a fatica escono di gola, tremanti.

Mi guardo attorno, cerco tra la gente 
le persone che mi sarei aspettato, 
quelli che mi hanno detto di venire 
ma non so se oggi o un altro giorno.

Ringrazi i presenti, i critici 
che bontà loro hanno parlato.
dando di te una buona immagine
e finalmente una nota positiva.

Facciamo festa insieme, 
alziamo i calici e brindiamo!
Il buffè è aperto, 
stappiamo un'altra bottiglia!

E’ andata, non pensiamoci più, 
seguiranno giorni di esposizione, 
non devo perdere la speranza 
di vedere il volto conosciuto.

L’ammiratore, il critico 
e perché no! L’acquirente.
Passano così i giorni
tra soddisfazioni e delusioni.

Soddisfazione per i complimenti, 
ma si sa che non costano nulla.
Delusione per tutti coloro che 
ti hanno privato della loro presenza.

Ho molto tempo per pensare, 
a tutto quello a cui ho dovuto rinunciare
alle gite in montagna, ai lavori lasciati da fare, 
il tutto per trovare il tempo di dipingere!

O per presentarmi qui 
sicuro di aver fatto il possibile, 
per la buona riuscita della mostra, 
perché non sia un fallimento.

Spero proprio di no!
C’è ancora qualche giorno 
per accogliere i ritardatari, quelli 
che hanno detto che sarebbero tornati.

Quelli che hanno detto che 
avrebbero portato la moglie, il marito.
Saro forse un eterno illuso, 
o solo un irriducibile sognatore?

RB - 26/05/19


Illusioni

La festa è finita,
gabbato lu santu!
Ieri un mare di gente,
oggi non c’è nessuno!
Il luogo è perfetto,
la mostra altrettanto.
Il tempo è brutto e
l’autunno avanza.
Ieri tante parole,
complimenti e promesse
si sono sprecati, ma poi
tutto rimane come prima!
Oggi è il giorno del silenzio,
della meditazione.
Sembra un film già visto
che si ripete inclemente!
 Apprezzamenti e smancerie,
poco rimane il giorno dopo.
Cosa c’è di vero?
Cosa c’è da ricordare?
L’eterno dilemma!
Il bicchiere mezzo pieno,
o quello mezzo vuoto!
Soddisfazione o delusione?
Non essere così disfattista,
un barlume di luce,
nonostante tutto
si può trovare.
La nonna che con generosità
regala un quadretto alla nipotina.
Il ragazzo che si ferma a parlare,
il fotografo che si complimenta.
Il vecchio collega di lavoro
che rivanga i tempi passati.
La signora che mi chiede di fare
una foto con le mie opere.
Il corniciaio con moglie
che dopo un vecchio diverbio
ed una mia gradita visita,
mi rendono il favore.
La ragazzina intraprendente
che vuole farti l’intervista.
Il ragazzo che ti considera e
vuole metterti sul suo blog.
Ma, tutto ciò non basta
per riempire in me, il vuoto
di chi ti saresti aspettato
e ti avrebbe potuto sorprendere!
Per non parlare di altri
già digiuni di arte e prevenuti,
sarebbe troppo gratificarti
con la loro presenza!
Ma tutto passa,
domani già penso ad altro,
alle prossime esposizioni,
alle numerose cose da fare.
Spero sempre in meglio!
Spero sempre che mi chiami
qualcuno per venire in studio,
a vedere le mie opere.
Un mondo difficile
quello dell’arte e degli artisti.
Troppe promesse mancate
e troppe illusioni!

BR - 01/10/2018 


Sei un poeta?

Non occorre essere un poeta per scrivere,
non occorre essere un artista per dipingere,
in ogni caso bisogna avere delle idee,
bisogna avere qualcosa da dire.
Se poi commetti qualche errore, 
pazienza, ci sarà sempre qualcuno
a cui non piace quello che hai fatto, 
non capisce quello che hai scritto, 
critica a prescindere, senza ragione.
C’è chi pensa di essere superiore
e si toglie questa misera soddisfazione,
chi per principio non ammetterà mai 
che te sei stato all’altezza di scrivere,
o di dipingere qualcosa di notevole, 
pur non avendo una laurea
frequentato un liceo.
Facciamo quindi sentire la nostra voce,
forti delle nostre capacità e convinzioni,
la forza delle idee di un autodidatta,
deve essere più forte di ogni critica.

BR - 30/07/22

La vita continua

Qualcuno ha detto: 
L’arte ci consente a volte 
di trovare noi stessi 
ma nello stesso tempo, 
di perdere noi stessi. 
Posso aggiungere che 
l’arte per me e per tanti, 
è una gran illusione, 
una piccola evasione 
dal peso di una vita, 
da fatiche e oppressioni 
di ogni giorno vissuto.
con responsabilità.
L’arte ti può rendere libero, 
o ti può far sognare di esserlo, 
poi illuderti di essere un artista 
possono illuderti gli altri, 
ma come ogni illusione 
è di breve durata e poi 
ritorni con i piedi a terra, 
fai i conti con te stesso, 
con la tua situazione, 
con le persone che ami 
e che non vuoi lasciare, 
una casa che hai costruito, 
hai lavorato, hai sudato. 
Una casa piena di ricordi 
che non vuoi lasciare 
e che non vuoi tradire. 
Intanto giorni passano 
e la vita continua.

BR - 8/10/21 


Visioni artistiche

Osservare una mia opera, 
seguirne le linee essenziali, 
sentire un profondo silenzio, 
vedere la linea dell’orizzonte, 
infrangersi tra cielo ed acqua 

Visioni meditate in solitudine, 
la solitudine creativa degli artisti, 
dal momento dell’idea, a quello 
in cui l’opera prende vita, 
un parto a volte travagliato. 

Una liberazione dai lacci 
che ti vincolano al passato, 
un percorso tortuoso il tuo 
per esprimere le tue idee, 
per dare il meglio di te. 

Condividere le tue opere, 
è come svelare te stesso, 
sensazioni ed ambizioni 
da cui l’opera ha preso vita, 
emozioni che riempiono il cuore. 

Come te, l’osservatore 
si lascia trasportare in silenzio, 
si lascia andare ai sentimenti, 
anche senza volerlo ripercorre 
la pista battuta dall’artista. 

Deve andare oltre l’opera, 
cercando impulsi e motivazioni 
che hanno partorito l’idea, 
nonché la ferrea volontà che 
ha permesso di realizzarla.

Ora capisci anche te quanta 
speranza sia stata riposta, 
inconsapevolmente dall’artista, 
che neanche si sentiva tale, 
quando ad essa ha dato vita. 

RB - 27/02/23

Arte e lavoro

Il mio lavoro non era un opinione,

o funzionava o si metteva male,
il giudizio era abbastanza semplice,
non era questione di piacere o no,
l’importante era che funzionasse,
che facesse ciò per cui era stato fatto,
che le modifiche apportate
stessero nei tempi previsti.
Nel mio lavoro, non vendevi fumo,
anche se c’era chi ci provava e
visto l’esito di certe carriere,
forse c’è anche riuscito.
Il risultato era sotto gli occhi di tutti
se la macchia funzionava ok,
in caso contrario, sarebbe stato
difficile mascherarlo con una critica,
con tante belle ed elaborate parole
far credere di aver fatto un bel lavoro
anche dal super esperto di turno!
In arte però, tutto è possibile!

RB – 01/02/24


see you soon

Graphics design by: © Riccardo Balestra