Curricula e Recensioni

 “Donne... Sfingi senza segreti”


Così Oscar Wilde, nella sua genialità, definiva le donne attraverso i suoi aforismi pieni di ironia e di arguzia e rivolti a una società - ormai lontanissima da noi nel tempo - di cui detestava i pregiudizi e l'ipocrisia - senza riuscire però a sottrarsi alle sue lusinghe e mondanità. Così si rivelava la passione estetica di quel dandy assoluto, per natura alieno dall'attrazione fisica per le donne ma, al tempo stesso, acuto conoscitore dell'universo femminile. Si è parlato, da parte della critica attenta alle singolari icone di Riccardo Balestra, di un debito che l'artista avrebbe contratto nei confronti della pop art inglese e americana; debito presunto, perché sarebbe più convincente parlare di un
ritrovato “realismo magico” in un momento storico che vede progressivamente cancellarsi sentimenti, seduzioni, amore e passione nella triste indifferenza di chi, avendo (o credendo di avere) già tutto, non ha più nulla da desiderare o conquistare. Perciò, nonostante la nettezza di segno e di colore condotti con forza e maestria dall'autore e la scelta di primissimi piani e di tagli quanto mai significativi dei volti, non è del tutto ravvisabile nella storica e gloriosa stagione pop, il principale motivo ispiratore della pittura di Balestra.
                                                                                             Ida Isoardi

 


"L'essenza delle forme"

Non è frequente che a un pittore venga richiesto di scrivere un commento a proposito del lavoro di un collega, l'interpellato non essendo un critico d'arte, solitamente è avverso a tale impegnativo compito. Va detto però, assolvendolo parzialmente se accetta, che esistono già parecchi esempi nella storia dell'arte moderna, ampiamente conosciuti. Mi approccio dunque a tale incarico, per tracciare alcune riflessioni sulla pittura di Riccardo Balestra, amico che stimo e conosco da lunga data, consapevole dell'impegno che lui ha profuso in questi anni di serio lavoro e per averne seguito l'iter attraverso le numerose mostre personali che ha presentato in Cuneo e nelle altre città della provincia cuneese. 

Pittore autodidatta, Balestra non fa mistero della sua ascendenza dal mondo della Pop-art americana, da cui si dichiara particolarmente attratto, senza peraltro che tale paternità lo abbia sedotto al punto da cadere in una banale emulazione. Questo riferimento acquisito, dunque, è ciò che lo sprona a procedere con sensibilità genuina nello studio, nella rivisitazione e nella ricerca costante di un proprio linguaggio. Riccardo, saggiamente, mantiene il dovuto distacco dalla lezione dei grandi maestri americani, (Tom Wesselmann, forse il più amato fra i tanti ) portando la sua attenzione soprattutto all'universo femminile, verso il quale svolge una preziosa indagine, foriera di potenti stimoli e intense suggestioni.

Donne perfette, come ha scritto Giorgio Barberis, dai grandi occhi a volte irreali e composte con fantasia in un dosato gioco di colori e di volumi...
L'enorme proliferazione di immagini a cui siamo sottoposti quotidianamente, coinvolge il nostro artista verso l'elaborazione di soggetti catturati nel Web. Mediante una ricerca introspettiva e allo stesso tempo irreale, egli mira a trasformare con perizia pittorica il dato figurativo, in opere inedite dal titolo allusivo: "The mutation", "Yellow-pink woman", "Blue android" ecc.
Ma l'apparente fissità delle immagini prodotte e la cesura che mutila alcuni volti ritratti, nulla toglie alla dinamicità del segno e del colore che si avvale di tutte le possibili soluzioni, fino al raggiungimento di quella eleganza formale che assertivamente ne deriva.  Anche nell'esplorazione pittorica del paesaggio, nei suoi "Landscape", Riccardo riesce a cogliere l'essenza delle forme liberandole dalla loro realtà, trasformandole magicamente in una nuova realtà, in una visione onirica, in un mondo irreale dunque. Attento ai continui mutamenti della nostra società, egli procede con fervore quasi ossessivo a interrogarsi se l'arte possiede ancora la facoltà di sensibilizzare il pensiero umano verso valori importanti, valori che costituiscono il senso del messaggio in cui fermamente crede.

Cesare Botto, aggiornamento 07/03/23